Colle dall’agnello

Il Colle dell’Agnello con i suoi 2.744 mt di altitudine è, per pochi metri, secondo solo al passo dello Stelvio e negli ultimi decenni sempre più viene inserito nelle tappe del Giro di Italia.

La prima volta avvenne nel 1994, quando la corsa rosa svalicò in Francia per arrivare al Les Deux Alpes. Nel 2000 e nel 2007 il colle dell’Agnello insieme al col de l’Isoard vennero riproposti nello stesso finale di gara e furono il teatro di battaglia tra gli aspiranti vincitori della corsa rosa.

Infine nel 2016, proprio sul colle dell’Agnello, la rovinosa caduta di Kruijswijk, diede morale ed energie a Vincenzo Nibali per l’insperata rimonta che si concretizzò con la maglia rosa il giorno successivo a Sant’Anna di Vinadio.

Il colle dell’Agnello si trova al culmine della Valle Varaita partendo da Verzuolo. Dapprima la strada sale con pendenze lievi, immersa in zone ancora coltivate, alternate a boschi di latifoglie. Si passano i piccoli comuni di valle, ricchi di storia, tra i quali Piasco, Rossana, Melle e Sampeyre.
Si arriva facilmente a Casteldelfino a 1.300 mt di altitudine, ma passato il centro abitato, la strada si impenna e con pendenza intorno al 10% si arriva velocemente alla diga di Castello e subito dopo a Maddalena, che insieme sono meglio conosciuti come Pontechianale.
La strada ora sale con pendenze impegnative oltre il borgo di Chianale fino ad arrivare alla mitica “sbarra” che chiude la strada del colle nel periodo invernale. Mancano ora 10 km alla vetta ed esattamente 1.000 mt di dislivello: i primi 8 km sono durissimi, con pendenza sempre superiore al 10% e picchi al 15%, ed anche se la strada sale a tornanti non ci sono tratti che permettano di recuperare. Solo a due km dalla vetta, la pendenza cala, per poi riprendere negli ultimi 1.000 mt., ma la visione del colle fa ritrovare le energie per concludere la scalata.

Forte richiamo turistico di questo territorio è dato dall’architettura delle borgate alpine di pietra e tetti di ardesia; il museo del tempo e delle meridiane a Bellino preserva dei veri e propri tesori degli ultimi 300 anni; il bosco dell’Alevè è il più grande bosco europeo di pini cembri; la missione dei Cappuccini a Chianale, di origine settecentesca, ospita il Museo del costume dell’artigianato tessile.

Mappa del percorso

Profilo Altimetrico

Dati sull’itinerario

  • Distanza: 21km

  • Dislivello: 1.730 mt

  • Pendenza media: 7,9% – massima: 18%

  • Difficoltà: elevata

Contatti

+39.0171 904006